Fréjus

Fréjus è una città della Provenza situata nel dipartimento di Var, ricca di storia e capace di emozionare chi decide di trascorrervi le proprie vacanze.

Porto militare molto importante in epoca romana, oggi Fréjus è una città d’arte e di cultura molto rinomata: meta ideale non solo per coloro che vogliono godere delle bellezze del mare della Costa Azzurra ma per ogni tipologia di vacanze.

Negli anni ottanta è stato avviato un progetto di riqualificazione della zona portuale che oggi chiamata Port Fréjus. Attorno al porto sono sorti moltissimi negozi ed una grande zona pedonale. Inoltre è stato da poco portato a termine l’ampliamento dello specchio acqueo verso la città vecchia, nella direzione nella quale si sviluppava l’antico porto romano.

Questa località turistica è l’ideale per una vacanza famigliare all’insegna sia del divertimento che del relax.

La cittadina gode di un clima mediterraneo, con estati calde e secche ed inverni miti e umidi. Il maestrale soffia spesso ed a volte è abbastanza forte, anche se la città è un po’ riparata dal Maures e dall’Estérel.

Guida turistica Fréjus

Alcuni definiscono Fréjus la Pompei della Provenza, visti i numerosi segni che il passato le ha regalato e i monumenti che tutt’oggi conserva. Il centro storico della città si trova a qualche chilometro dal mare, in prossimità del porto-canale romano, di cui oggi si è persa traccia.

Cosa vedere a Fréjus

La città di Fréjus fu fondata da Gaio Giulio Cesare con il nome di Forum Julii (Foro di Giulio). È ricca di monumenti risalenti all’epoca romana molto interessanti (acquedotto, anfiteatro, arena).

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Chiostro della Cattedrale di Fréjus

Chiostro della Cattedrale di Fréjus

Nel cuore del complesso episcopale si trova il Chiostro della Cattedrale di Fréjus. La prima testimonianza storica del vescovado di Fréjus, e quindi della comunità cristiana locale, risale al Concilio di Valence del 374. All’inizio del V secolo vengono costruiti il battistero, tuttora esistente, e la prima Cattedrale. Dopo alcuni secoli oscuri, segnati dalle incursioni dei pirati saraceni, nell’XI secolo la città rifiorisce grazie al vescovo Riculfo.

Tra l’XI e il XIV secolo, la presenza del collegio dei canonici comporta la costruzione dei vari edifici canonicali attorno alla cattedrale. Nel corso dello stesso periodo vengono costruite nuove mura di protezione per la città. Si tratta di una cinta più ristretta rispetto alle precedenti mura gallo-romane. Il complesso episcopale è protetto da una fortificazione caratterizzata da muri a bugnato e da un’alta torre, provvista di caditoie.

Danneggiato durante la Rivoluzione, il palazzo episcopale viene ricostruito a partire dal 1823. La facciata viene arretrata, in direzione ovest. Tra il 1920 e il 1932 il chiostro e il complesso della cattedrale vengono restaurati dall’architetto Jules Formigé. Su indicazione dell’ente statale di protezione dei monumenti storici.

Il chiostro venne eretto nel Duecento. Utilizzando pietre di arenaria policroma provenienti dal vicino Massiccio dell’Esterel e pietre di recupero prelevate da antichi monumenti della città. Le colonnine binate del chiostro sono in marmo bianco di Carrara. I capitelli sono ornati da decorazioni abbastanza semplici: foglie, conchiglie, ecc.

Nel Trecento, a seguito della costruzione delle gallerie superiori, il soffitto del chiostro, originariamente costruito in pietra, venne sostituito da un’armatura in legno. In tale occasione le assi intermedie del soffitto vennero dipinte con scene di vita quotidiana e immagini di animali fantastici.

Attraverso il chiostro i fedeli accedevano alle due chiese. Nella galleria est un arco segnala l’entrata della chiesa di Saint-Étienne. L’entrata dell’antica cattedrale è invece segnalata da un altro arco, posto nella galleria sud.

Villa Aurelia a Fréjus

Villa Aurelia a Fréjus

La Villa Aurelia a Fréjus si trova in un bellissimo parco di 24 ettari. Dove ci sono antichi resti di un acquedotto romano, che ha portato l’acqua nella città di Fréjus per circa 250 anni.

Il parco ospita una flora mediterranea davvero molto interessante ed è una riserva inestimabile di biodiversità.

Presenta infatti il 90% di tutte le tipologie di piante tipiche della regione Provence-Alpes-Côte d’Azur. Come ad esempio il pino marittimo e l’orchidea.

La Villa Aurelia è la più bella residenza di villeggiatura costruita a Fréjus durante il XIX° secolo per la borghesia dell’epoca che apprezzava il clima mite invernale tipico della Costa Azzurra.

La villa prende il suo nome dalla vicina strada romana “Via Aurelia” che collegava Roma alla Spagna.

L’architettura dell’edificio ha una forte influenza di Andrea Palladio, architetto italiano del 1500. Lo si nota soprattutto dalla facciata esterna che, con le sue colonne in marmo, ricorda molto il Palazzo Chiericati a Vicenza.

Acquistata e restaurata dal comune di Fréjus nel 1988, oggi viene utilizzata per mostre, concerti ed eventi culturali di ogni genere.

Museo delle Truppe della Marina a Fréjus

Museo delle Truppe della Marina a Fréjus

Il Museo delle Truppe della Marina a Fréjus è museo di storia, di scienza e tecnica, di arte e tradizione militare ma anche di imprese civili. Questo museo è una visita piacevole sia per grandi che per bambini.

Una revocazione della storia, illustrata molto bene dalle varie collezioni presenti nel museo, da archivi e documento iconografici. Storia delle truppe Coloniali e della Marina, da Richelieu ai giorni nostri.

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Eventi a Fréjus

Festa dell'uva a Fréjus

La città di Fréjus propone molti spettacoli ed animazioni durante tutto l’anno ma, ovviamente è durante l’estate che la città esprime tutto il suo potenziale.

Tra gli eventi più celebri troviamo:

  • Le Notti Aureliane.
  • Le Notti a Port-Fréjus.
  • La Notte del Gospel.
  • La Festa dell’Uva.

A luglio ed agosto, una volta a settimana, sul lungomare di Fréjus si possono ammirare i bellissimi fuochi d’artificio sul mare.

Storia di Fréjus

Storia di Fréjus

La storia di Fréjus, dall’antica Roma alla leggenda di San Francesco da Paola che salva la città dalla peste.

Fréjus, situata tra il massiccio dell’Estérel ed il massiccio dei Maures, tagliata in due parti dal fiume Argens, faceva parte del territorio occupato da una tribù Celto-Ligure, gli Oxibeni che i romani sottomisero nel 155 a.C.. Gli Oxibeni erano un popolo di marinai, di pescatori ma anche di coltivatori. Vivevano lungo il mediterraneo, dal delta del Rodano fino alla foce dell’Arno.

I romani si stabilirono definitivamente nella Gallia meridionale tra il 126 a.C. e il 124 a.C. e, quindi, anche a Fréjus. La data precisa non è conosciuta, bisognerà attendere la metà del primo secolo a.C. per trovare il primo riferimento a Fréjus (Forum Julii) nella corrispondenza di Cicerone.

Forum Julii, grazie alla sua posizione geografica, era un importante nodo stradale e strategico. Chiave del passaggio sull’asse Roma – Narbonne. È possibile che questa fortezza, la “claustra mans” (chiave del mare) citata da Tacitus, fu rafforzata al momento dell’invasione dei Cimbri e dei Teutoni dal dittatore Marius.

Dopo l’assassinio di Giulio Cesare (il 15 marzo, nell’anno 44), Roma fu profondamente turbata ed attraversò un periodo di guerra civile. Fu allora che i generali romani della Gallia meridionale, Marcantonio e Marco Emilio Lepido, riunirono i loro eserciti sul fiume Argens, nel territorio del comune di Les Arcs sur Argens, a 23 chilometri da Fréjus. L’esercito ribelle è considerevole, più di 40.000 soldati.

È dunque nella pianura dell’Argens che si svolgerà uno degli eventi più sorprendenti della storia romana: l’incontro tra Marcantonio e Marco Emilio Lepido. Il preludio alla formazione del secondo triumvirato di Roma con Ottaviano, nipote e figlio adottivo di Giulio Cesare (43 a.C.).

Il porto di Forum Julii copriva più di venti ettari, scavato tra uno stagno collegato al mare tramite un canale di seicento metri, comprendeva anche due palazzi ed un arsenale.

Fu il terzo porto più importante dell’impero romano, dopo Miseno e Ravenna.

La città di Forum Julii si estendeva per più di 40 ettari, il suo recinto fortificato misurava circa 4 chilometri in circonferenza, mentre la sua popolazione era composta da circa 30.000 abitanti.

Un acquedotto di 40 chilometri forniva acqua potabile alla città, prendendo l’acqua dal fiume Siagnole, a Mons.

La storia di Fréjus durante il basso Impero Romano (III° secolo) è poco conosciuta.

La costruzione piuttosto tardiva dell’anfiteatro sembra contraddire l’ipotesi di un veloce declino alla fine dell’Impero.

Fréjus allora dominava un vasto territorio, quello della ”Civitas Forojuliensis” i cui confini erano quelli del vescovado medievale.

Il primo documento sulla chiesa di Fréjus risale all’anno 374, racconta dell’elezione di un vescovo, Acceptus, eletto dal clero e dal popolo.

Nell’anno 572 i lombardi conquistarono Fréjus.

Per trecento anni la storia di Fréjus sembra fermarsi, non si sa più nulla.

La Provenza vive una vita precaria, i Visigoti, i Longobardi ed i Burgundi si susseguirono sul territorio, seminando desolazione e morte, i Franchi e gli Arabi si scontrano in battaglia e Fréjus fu devastata. I sopravvissuti si ritirarono nell’entroterra, sulle alture fortificate.

Alla fine del IX° secolo la città fu completamente distrutta ed i Saraceni si stabilirono nel Fraxinetum (attuale comune di La Garde-Freinet) nel Massiccio dei Maures.

Nel 973, Saint Mayeul, abate di Cluny, nato a Valensolles, viene rapito sul colle del San Bernardo da un gruppo di Saraceni, che chiese un pesante riscatto al clero di Cluny.

I monaci raccolsero la somma richiesta ed ottennero la libertà del loro abate, ma cercarono subito vendetta.

Cominciano così a susseguirsi battaglie nelle Alpi Provenzali a Embrun, Gap e Riez.

Gli arabi vennero sconfitti a Tourtour, Ampus e Cabasse e si ritirarono nel Fraxinetum. Assediata da terra e da mare, la città è finalmente conquistata e razziata.

Molti degli arabi vengono uccisi, gli altri sono costretti a essere battezzati e schiavizzati.

La città in rovina è riscattata dal vescovo Riculfo che le ridà un po’ del suo prestigio, costruendo una cattedrale e fortificando il centro con mura e torri, riprende così a poco a poco la vita a Fréjus.

La storia di Fréjus cambia drasticamente nel 1480, quando la peste devasta la Provenza e la Costa Azzurra, seminando desolazione e morte.

È in queste circostanze, nel 1482, che il famoso monaco calabrese, Francesco da Paola, sbarcato nel porto di Fréjus e secondo una tradizione consolidata, salvò la città dalla peste.

Da quel giorno, ogni anno, Fréjus celebra la festa del Santo diventato patrono della città.

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